Infertilità e sterilità di coppia

Infertilità e sterilità di coppia

Infertilità e sterilità di coppia: come affrontare il problema

Oggi il problema dell’infertilità e della sterilità di coppia viene affrontato con maggiori supporti per una corretta gestione ambulatoriale delle persone  che non riescono ad avere figli;  in base a l’implementazione della legge del 2004 le linee guida sono ancora più mirate a rendere fruibili tutti i presidi utili a condurre le coppie su un percorso di chiarimento e recupero delle problematiche, legate alla riproduzione,  le sopracitate linee guida recitano che “Le cause di infertilità/sterilità devono essere ricercate in modo sistematico, efficace e devono essere identificati tutti i fattori rilevanti, e spetta al medico, secondo scienza e coscienza, definire la gradualità delle tecniche…”.

 

Sul tema dell’ infertilità gli interventi si dividono in sei  aree ben distinte che sono poi i compiti della ginecologia ambulatoriale,  e si compongono di diversi punti; prima fra tutti la diagnosi precoce e l’applicazione delle terapie possibili, per contrastare le cause dell’infertilità;  educazione della coppia alla conservazione delle peculiarità riproduttive,  counseling di coppia,  prescrizione di tutti gli esami diagnostici di primo livello alla coppia che ha difficoltà a concepire,  informazioni dettagliate in merito alle terapie di riproduzione assistita e contatti con i centri specializzati. Le linee guida per la medicina ambulatoriale dell’infertilità si basano su concetti di evidenza,  i più recenti studi in merito sono stati divulgati dal National Institute of clinical excellence che si occupa di informare sull’evoluzione delle terapie dedicate all’infertilità e alla sterilità di coppia. Le coppie che devono affrontare le visite, gli esami e le terapie per poter concepire, vengono supportate da consulenze mediche che aiutano la coppia stessa a mettere in atto le misure preventive preconcezionali. ovvero tutti gli esami e gli screening del caso. durante il primo incontro il medico ha il compito di raccogliere l’anamnesi della coppia per poter individuare così eventuali fattori di rischio.

Vanno messi a fuoco diversi aspetti  delle abitudini di vita della donna, come: le irregolarità mestruali, la mancanza di ovulazione, i disturbi dell’alimentazione, con peso in eccesso o insufficiente, le possibile assunzione di farmaci, le flogosi intime, pregresse o in atto, le eventuali patologie o malattie sistemiche come ad esempio il diabete, la tendenza ad abortire nelle prime settimane di gravidanza, va accertata anche la presenza di endometriosi o di un patrimonio genetico che comporta la menopausa precoce, o anche interventi chirurgici. La coppia deve ricevere tutte le informazioni utili e fondamentali per comprendere le cause dell’infertilità, e le nozioni per comprendere la fertilità della specie umana, e il suo funzionamento, conoscere e comprendere profondamente il proprio corpo può essere di aiuto per instaurare provvedimenti e soluzioni.

Queste informazioni si basano sul dato comprovato scientificamente che la razza umana ha un basso tasso di fertilità, poiché durante un rapporto sessuale nel periodo più fecondo di un ciclo ovulatorio la possibilità di concepimento è solo del 25%;  possiamo affermare quindi che l’incidenza di un concepimento sicuro è relativamente bassa,  la possibilità di avere un figlio per una coppia la cui donna abbia all’incirca 35 anni è solo del 50%,  rispetto alla percentuale di donne più giovani,  mentre l’età dell’uomo se avanzata diminuisce la possibilità di concepimento del 12%,  inoltre è accertato il rischio maggiore di aborto quando l’età dell’uomo supera i 40 anni. Durante il percorso di cura per l’infertilità o la sterilità la coppia deve ricevere consigli sullo stile di vita, sui rapporti intimi, sull’alimentazione, sulle abitudini che devono essere radicalmente  modificate per favorire il concepimento. In pratica per riuscire ad avere un figlio bisogna curare il proprio peso, ridurre gli alcolici, smettere di fumare, fare una vita sana, attività fisica, e curare l’alimentazione. Tutto questo ovviamente associato agli esami e alle indagini cliniche, il tutto con il supporto e la supervisione del ginecologo, che dovrà stabilire poi alla fine del primo percorso di indagine, se sarà il caso di inviare la coppia un Centro Specialistico per avviare esami e accertamenti più complessi, rimanendo però il punto di riferimento della coppia stessa.

 

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